Strumenti SEO gratuiti provati per l’Italia

strumenti SEO gratuiti provati per l'Italia

Qualche tempo fa Ahrefs ha rilasciato una lista di strumenti SEO gratuiti. Mi sto cimentando a collaudarli per la lingua italiana.

Gli strumenti SEO gratuiti più famosi

Alcuni strumenti SEO sono così famosi che, tutti gli esperti SEO li considerano praticamente di pubblico dominio. Iniziamo proprio con questi, dal momento che non si sa mai abbastanza. Almeno un paio mi erano ingnoti. Vediamoli.

Answer the Public (answerthepublic.com)  – Si appoggia al sistema di completamento automatico di Google per restituire le domande effettuate dal pubblico. L’idea è buona, e in inglese funziona molto bene. In italiano se la cava, ma serve un grosso lavoro di affinazione. In particolare sulle parole chiave meno frequenti.
Per esempio, per “pizza” in italiano mi ha restituito come domande rilevanti “sono pazza di te” e “siamo pizza Miami springs“. Qualche risultato interessante c’è, ma dobbiamo necessariamente rivederli.

UberSuggest (ubersuggest.io) – Basta inserire una parola chiave, o una combinazione, e restituisce numerose keyword articolate basate su quella stessa parola chiave. I risultati possono essere esportati in un file CSV, senza registrazione. La Word Cloud è carina per vedere i pesi relativi delle combinazioni. Permette di scegliere sia la library di Google in italiano sia la lingua italiana, quindi funziona piuttosto bene.

Associati a questo l’articolo originale suggerisce keywordtool.io (che da l’impressione di basarsi sullo stesso database, e il Google Keyword Suggest Tool di SEOChat.com. Il primo funziona molto bene e ha anche una tab che suggerisce combinazioni di keyword informative (le buone vecchie “domande”) e permette di utilizzare la localizzazione italiana. Lo strumento di SEOChat.com non ha una funzione per usare il database italiano, quindi per noi non è particolarmente utile.

Soovle (soovle.com) – Analizza Google, Bing, Yahoo, Wikipedia, Amazon, YouTube, e Answers.com per creare combinazioni di parole chiave, informative e non. Si basa sulle funzioni di completamento automatico e sarebbe interessante, purtroppo non ha alcun supporto per l’italiano. Però che su Answers.com la questione “is white pizza pizza” sembra essere particolarmente dibattuta.

Hemingway Editor (hemingwayapp.com)- L’idea è interessante: lo strumento analizza il testo e fornisce suggerimenti sulla leggibilità, indicando frasi troppo lunghe parole deboli, avverbi e così via. Ma funziona solo per l’inglese, quindi se inseriamo un testo in italiano potremo sfruttare solo il misuratore della lunghezza delle frasi, che è comunque calibrato sui canoni linguistici inglesi.

Tuttavia, il vostro amichevole Kappa di quartiere ha fatto un paio di ricerche e ha scovato per voi due degnissimi sostituti per la lingua italiana: Il calcolo dell’indice di leggibilità di Linkomm, che restituisce una valutazione della leggibilità nelle principali scale (Flesch / Vacca, Flesch Kincaid e l’italianissimo Gulpease) e l’analizzatore di leggibilità di translated.net, che ha il grande vantaggio di evidenziare le parole “critiche” del nostro testo. Nessuno dei due offre suggerimenti in linea come fa Hemingway, ma sono comunque ottimi strumenti SEO gratuiti.

La leggibilità della prima parte di questo testo misurata da Linkomm.

Strumenti per sviluppatori di Chrome – Lo strumento di debug interno a Chrome è perfetto per testare la velocità di risposta del sito, migliorare i tempi di rendering, gestire le chiamate e così via. Per chi si occupa di SEO tecnico è un toccasana, ed è fra gli strumenti nativi dei browser più completi.

Beam Us Up (beamusup.com/seo-analytics-cro-tools/) — Un software per fare SEO crawling, cioè analisi sul nostro sito in modo massivo su tutte le pagine o comunque su un numero consistente di pagine contemporanee. Buona alternativa gratuita a Screaming Frog o Website auditor. Come tutti gli strumenti preminentemente tecnici non ha scogli linguistici, quindi funziona perfettamente con la lingua italiana. E’ disponibile per Windows, Mac e Linux (è basato su Java.)

Google Keyword Planner / Trends / Webmaster Tools / Analytics / Sheets   Beh brava gente, la versione originale è molto più didascalica, ma io ve la dico così: se non conoscete a menadito questi strumenti di Google (e la nuova Search console, che finalmente è uscita dai primi anni 2000), recuperate al più presto. Sono le basi!

Strumenti per Webmaster di Bing (bing.com/toolbox/webmaster) – Il nome dice tutto: gli strumenti ufficiali di Bing, completamente analoghi (ma con un’interfaccia un po’ più chiara, a dire il vero) alla più celebre Search Console di Google. Ok, Bing in Italia ha meno del 4% del mercato (secondo Statcounter), ma al mondo le cose stanno un po’ diversamente, e sentire un’altra campana non fa mai male.

Yandex Metrica – Analytics gratuiti. Considerati (a torto!) un’alternativa per chi non vuole usare Google Analytics, hanno invece una serie di funzioni decisamente più interessanti e approfondite. Una su tutte, le heatmap che andavano di moda qualche anno fa ma che sono sempre utilissime. Il giorno, mai troppo vicino, in cui usciremo dai monopoli di fatto che infestano il nostro ambiente, questo prodotto avrà molto da dire. Anche in questo caso è uno strumento prettamente tecnico, e la lingua non è influente.

30 ottimi strumenti SEO gratuiti meno conosciuti

Il primo esempio dell’autore, parla della combinazione di due strumenti, ovvero l’estensione gInfinity, che permette di scorrere all’infinito i risultati di ricerca, e del bookmarlet di Chris Ainsworth, che permette di estrarre collegamenti e titoli (anchor) da una SERP. Usandoli insieme, possiamo collezionare decine di risultati in secondi, pronti per essere inseriti in un foglio di calcolo.

Ecco altri strumenti SEO gratuiti (disordinati come nell’orginale)

Mergewords (mergewords.com) è uno strumento interessante per chi ha diverse liste di keyword e le vuole combinare fra di loro. Se invece siete dei veri nerd, potete fare la stessa cosa programmando un foglio di calcolo per fare un prodotto cartesiano.
L’articolo originale parla anche di Keyword Mixer, che però nel frattempo è sparito.
Si tratta comunque di semplici strumenti combinatori, per cui funzionano senza problemi anche in italiano, anche se noi abbiamo qualche problema in più con le preposizioni

Keyword Shitter (keywordshitter.com) –  Questo è interessante: inserite una keyword, fate clic su start job e lui ne genera decine di long tail, probabilmente usando un suo database di ricerche inverse.
Sfortunatamente non ci sono opzioni per scegliere il motore o la lingua, per cui se volete usarlo per la lingua italiana va bene fino a quando si parte da parole italiane (per esempio scrivere). Se usate una parola internazionale (per esempio SEO), i risultati saranno principalmente in inglese.

LSIgraph.com – Strumento interessantissimo per identificare le keyword di indicizzazione semantica latente (Latent Semantic Indexing, LSI, dai cui prende il nome). Per intendersi, quelle che in modo meno accademico vengono chiamate intenzioni di ricerca. Sfortunatamente non funziona in alcun modo con la lingua italiana, al massimo per keyword moto comuni restituisce qualche risultato in inglese; inoltre ha un limite di 3 ricerche giornaliere.

TextOptimizer (textoptimizer.com) – fa qualcosa di simile a LSIgraph, ha anche qualche risultato per l’italiano (ma non aspettiamoci cose eccezionali), ma ha diverse restrizioni in più (bisogna registrarsi quasi subito).

Strumento di ricerca keyword di SERPs.com (https://serps.com/tools/keyword-research/)  –  Uno dei pochi strumenti gratuiti a restituire anche i volumi di ricerca, ma i risultati per la lingua italiana sono appena discreti.

Anche SEOBook ha uno strumento simile, ma i risultati per l’italiano non sono eccezionali e la registrazione è faticosa

Strumenti SEO gratuiti: una nota

Lo giuro, sono partito con le migliori intenzioni. Ma alla fine questo blog è soprattutto un posto dove fare esercizi e appuntare le informazioni più interessanti e divertirsi. Purtroppo negli ultimi mesi il tempo è stato tiranno. Per cui ho deciso, invece di lasciar frollare l’articolo in cantina e pubblicarlo l’anno prossimo, di iniziare a proporlo fino al servizio che ho testato, sperando che sia utile e apprezzato in ogni caso. I più curiosi possono vedere la lista completa degli strumenti (non testati per l’italiano, però) nell’articolo originale.

kappa:
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