La Funicolare di Biella: le informazioni generali (prima delle mie considerazioni)
Visto che i motori di ricerca fanno cose buffe con le pagine e con il cervello di chi ci lavora, è possibile che arriviate su questa pagina cercando informazioni sulla Funicolare di Biella, e che vi interessi tutto sommato pochino dei miei borbottii in materia. Quindi, penso sia utile rimandarvi alle fonti ufficiali per chiarire le cose, soprattutto se non siete biellesi. Se invece vi interessano davvero i miei rant, la lettura continua più sotto.
Quando finiranno i lavori alla funicolare?
I lavori alla funicolare di Biella sono iniziati ufficialmente il 29 maggio 2017; la chiusura dell’impianto è avvenuta venerdì 26 maggio, data in cui era scaduta l’ultima proroga concessa per l’impianto nella sua forma attuale. I lavori proseguiranno fino all’inizio del 2018. Il Comune di Biella tuttavia non fornisce una data precisa, ma è una questione di buon senso: ristrutturare un impianto così grande e così antico non è esattamente come cambiare le piastrelle del bagno, e qualche imprevisto è perfettamente comprensibile e prevedibile. (Anche se io aspetto con ansia: voglio esserci all’inaugurazione della nuova funicolare!). Appuntamento al 2018 quindi; peraltro l’impianto di risalita quando riaprirà sarà completamente gratuito.
Come si sale al piazzo senza funicolare?
L’azienda che gestisce i trasporti pubblici biellesi, Atap, ha messo a disposizione un servizio sostitutivo, da e verso Piazza Lamarmora e con una fermata in Piazza Curiel, a quattro passi dalla tradizionale stazione della funicolare. La prima corsa è alle 7 da Piazza Lamarmora e alle 7.07 da Piazza Cucco. L’ultima parte da Piazza Lamarmora verso il Piazzo a mezzanotte e e dal Piazzo verso Biella alle 00.07. L’attesa massima fra le corse è di 20 minuti (al massimo mezz’ora). Questo orario vale per tutti i giorni compresi i festivi, ma c’è una buona notizia per i nottambuli: il venerdì e il sabato ci sono due corse in più, fino all’1 di notte.
Chi non vuole rinunciare all’auto può usare come prima il parcheggio del Bellone, e salire lungo le coste o con il comodo ascensore. Ecco dove è posizionato il parcheggio:
Qui invece iniziano le mie riflessioni…
La mia questione sulla Funicolare di Biella su Facebook
Ho fatto alcune domande piuttosto dirette agli organizzatori della manifestazione / Flash mob per bloccare i lavori di restauro della funicolare di Biella:
1: Perché ora e non alla presentazione del progetto? (nota: come da post precedente, la questione era finita sui giornali nel 2015, non è che fosse un segreto).
2: Se il progetto affonda per la vostra manifestazione, chi si farà carico dei costi?
3: Perché avete riflettuto sui costi che implica bloccare forzosamente un lavoro iniziato, vero?
Visto che non ricevo risposta nelle discussioni, provo a chiedere pubblicamente, confidando che i miei contatti partecipino e tagghino di volta in volta chi sanno essere presente alla manifestazione.
A scanso di equivoci: non ho alcun particolare interesse nel difendere la ristrutturazione o l’operato della giunta, e onestamente non ho nemmeno una posizione così forte.
Ma in prima istanza mi indispettisce molto non ricevere risposte dirette alle domande dirette, in seconda istanza continuo a pensare che tutte queste energie profuse per uno spocchioso e tardivo “no” alla ristrutturazione avrebbero potuto essere investite molto meglio.
Ultimissima nota: vorrei davvero delle risposte serie quindi pregherei i miei amici, in particolare quelli più caldi sul tema a non indulgere troppo nell’ironia, che in questi giorni fra tutti abbiamo dato, ma qui mi piacerebbe davvero avere un confronto costruttivo. Non necessariamente musone, ma costruttivo. Si ironia, no sberleffo. Grazie :)
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Due parole ai contestatori della nuova funicolare e alla loro “strategia”
Mi sono accorto solo adesso che la discussione ha avuto qualche rantolo anche su Tripadvisor dove alcuni stanno avendo l’idea brillante di recensire negativamente la funicolare di Biella per via dei lavori e del fatto che verrà “snaturata”. Senza dilungarmi troppo, vorrei spiegare a questi solerti amanti del Biellese che così facendo ottengono esattamente l’effetto inverso a quello che vorrebbero. Invece di promuovere il Biellese ne denigrano uno dei beni. Purtroppo è tardi per fare educazione, ma per favore, se passate da Tripadvisor mettete una valutazione positiva alla Funicolare di Biella, per compensare i danni che questa gente sta facendo. Grazie :)
Alcune curiosità sulla Funicolare di Biella scovate qui e là
Incuriosito dalla storia di questo mezzo di trasporto, sto facendo alcune ricerche, che per ora mi hanno portato a scoprire qualcosa in più, compreso, forse, un piccolo frammento nascosto di Storia della Tecnologia. Con ordine:
Una società (quasi) milionaria
La società anonima “La Funicolare di Biella” aveva un capitale sociale versato di 100.000 lire, per curiosità ho provato a calcolarne il valore nel 2017 usando un divertente strumento de Il Sole 24 Ore. Oggi quelle “centomila” varrebbero la bellezza di 450.910,63 euro. Volendo fare il conto in lire, per amore di curiosità, il totale ammonta a più di 873 milioni di lire.
“Seconda convoca” in salsa 1800
La Funicolare di Biella appare una sola volta negli archivi della Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia (almeno, secondo quanto dicono Google Books e il Progetto Augusto per l’Automazione della Gazzetta Ufficiale Storica): nella Numero 56 del 9 marzo 1887, peraltro, per una questione piuttosto banale: Gli azionisti vengono convocati in assemblea generale per le 9 del mattino di domenica 27 marzo. Prima di pensare (come ho fatto io!) che si trattasse del solito trucchetto per andare in seconda convocazione agilmente, è interessante leggere data e ora della seconda convoca “Riescendo infruttuosa detta adunanza, quella di seconda convocazione resta fissata per le ore 9 mattina della successiva domenica 3 prossimo aprile.”. I nostri avi amavano alzarsi presto anche la domenica…
La Funicolare e la Fibra ottica sono parenti
Fratelli o fratellastri a dire il vero. L’azienda che costruì il cavo di trazione, la R.S. Newall & Co di Londra infatti, contribuì anche alla costruzione della prima linea di comunicazione sottomarina della storia: correva l’anno 1856 quando il sig. R.S. Newall e i suoi soci ricevettero un’ordine di 2500 miglia di cavo (!) da parte della neonata Atlantic Telegraph Co, che di li a poco li avrebbe usati per costruire la prima linea telegrafica sottomarina.
Il Transatlantic Communication Cable fu il primo tentativo di collegare direttamente Europa e Stati uniti, e gettò le basi per arrivare, più di cento anni più tardi, alla costituzione della Backbone che ancora oggi è alla base di Internet (ed è realizzata in fibra ottica). R.S. Newall & Co. infatti era un’azienda specializzata nella costruzione di cavi metallici, probabilmente la migliore al mondo di quel periodo. Certo, dopo una commessa di quel genere quella del cavo di acciaio della Funicolare di Biella deve essere sembrato uno scherzo…
I primi guasti all’impianto
… e infatti la presero sotto gamba. Non è vero, nessuno può saperlo con certezza, anche se mi piaceva questo piccolo paradosso. Quello che sappiamo è che il 15 novembre 1893 il cavo si ruppe e il danno venne studiato per capire dove fosse il problema da un gruppo di studenti. Ne troviamo traccia in “Notizie sul laboratorio per esperienze sui materiali da costruzione, annesso alla r. Scuola d’applicazione per gli ingegneri in Torino“. Grazie mille, Google Books!
Nota a margine: visto che queste curiosità sono frutto di un po’ di ricerca e un minimo di sano spirito giornalistico, ma sono realizzate in completa autonomia e per puro divertimento, potrebbero contenere piccoli errori (e anche errori madornali, a dire il vero, visto che le fonti reperibili in poco tempo sono di difficile consultazione). Chiunque sia in possesso di fonti più certe, notizie interessanti e curiosità sulla Funicolare di Biella che voglia condividere, oppure voglia segnalarmi errori o imprecisioni, sarà benvenuto. Meglio però se avrà a disposizione una fonte da citare e mostrare, per dare il miglior servizio ai concittadini e ai curiosi. Grazie!