Social plugin by Crowdfavorite

Social Plugin Mailchimp e il problema dei titoli

Quando ho aperto questo blog, ho deciso che sarebbe stato anche un luogo di esperimenti. Questo è uno di quelli e riguarda il Social plugin di Crowdfavorite, promosso da Mailchimp.

Long story short, è l’ennesimo plugin di condivisione automatica. Funziona con Facebook e Twitter, non con gli altri canali, ma ha una feature aggiuntiva molto interessante, cioè quella di permettere di trasportare le interazioni dei di questi due social media all’interno dei commenti su WordPress.

Un modo molto comodo, per chi si occupa di contenuti, di riversare un po’ di user generated content anche nel proprio sito. In effetti, ma chi mi conosce sa come la penso, uno dei drammi del content marketing oggi è che tutte le interazioni che avvengono sui social sono praticamente consegnate all’oblio, e Social risolve, almeno in parte il problema. E che io sappia, al momento è l’unico a riuscirci, riversando realmente i contenuti, anche se è piuttosto datato.

Se e quando funziona.

Perché in effetti ha qualche piccolo problema, che sto cercando di tracciare (e questo post mi aiuterà nello scopo, per cui è possibile che lo commenti io stesso, con buona pace delle regole non scritte del social media marketing).

Il primo articolo che ho postato usando questo strumento ha avuto un po’ di interazioni, ma nessuna è visibile qui. Un primo problema, sembra essere la presenza di caratteri speciali nel titolo. Quello originale infatti era Contenuti copiati – Finalmente è successo anche a me!, ma a quanto pare leggendo i log, il parser non ha gradito i caratteri speciali, prima sostituendoli con qualcosa di buffo:

[SOCIAL - 2015-03-18 17:03:15 - 2.112.210.178] Current accounts: Array
......
[created_at] => Wed Mar 18 12:17:13 +0000 2015
[id] => 578168275147816960
[id_str] => 578168275147816960
[text] => Contenuti copiati - Finalmente è successo anche a me!: Ebbene si, finalmente hanno copiato qualcuno dei miei testi... http://t.co/cQSpNkmYGM
[source] => Social Proxy by Mailchimp
[truncated] => 0
[retweet_count] => 0
[favorite_count] => 0
[entities] => Array

Il che probabilmente lo disallinea dall’URL generato da WordPress:

[0] => https://www.ilkappa.com/?p=23
[1] => http://wp.me/p4mNUK-n
[2] => https://www.ilkappa.com/contenuti-copiati-finalmente-e-successo-anche-a-me/

Quindi un primo problema sembra essere legato ai caratteri speciali.

Eppure, con un altro articolo (Il Content Marketing nel 2015?) Il problema si è ripresentato, anche togliendo i caratteri speciali dal titolo prima del parsing.

Ora, ho notato che il plugin tende a “perdere” la connessione a Facebook, che deve essere effettuata dalle Impostazioni dell’utente in WordPress una volta installato il plugin, ed è necessario ripetere l’accesso. Questo post servirà proprio a tenere traccia anche di questo problema, e lo aggiornerò con gli eventuali risultati.

Appena riesco a domare il plugin ;)

Magic the Gathering - Clone

Contenuti copiati – Finalmente è successo anche a me!

Ebbene si, finalmente hanno copiato qualcuno dei miei testi!

Chi si occupa di content marketing, gestione dei contenuti, copywriting e così via, in genere ha o ha avuto dentro di sé uno degli spiriti più difficili con cui convivere, cioè quello dello scrittore. Che un personaggio controverso, tipicamente. Perché da un lato quando ti copiano è piuttosto fastidioso, dall’altro è quasi lusinghiero. In fondo, per chi crea contenuti editoriali, in generale scrive, o in generale crea qualcosa, essere imitati e copiati è quasi un punto di arrivo. Anche quando chi lo fa ha fatto il furbetto.

Ho scoperto la cosa completamente per caso, mentre stavo preparando un articolo per MCCPost (che pubblicherò fra qualche giorno), appunto su come scoprire le copie. Per ragioni statistiche, ho usato come base di partenza il mio articolo più letto, e poco dopo ho scoperto questo (Via Freezepage, per non regalare altri clic) . Che dire? Almeno hanno fatto lo sforzo di aggiungere al mio articolo una chiusa diversa! Per il resto, come si dice, trova le differenze.

Dopo essermi fatto una sana risata e aver brindato con il mio ego, che nel frattempo ha assunto una propria identità, mi sono chiesto come avrei potuto agire per rivendicare la mia proprietà intellettuale. Poi ci ho riflettuto.

Nel mondo del Web, se vi rubano un’opera, sia essa un articolo, alcune immagini, entrambi, o anche opere di ingegno più complesse e importanti di un semplice tutorial su Windows 8, c’è poco da fare. Certo, ci sono gli avvocati, le richieste, le lettere e i Cease and Desist, ma paradossalmente sono tutte cose che funzionano meglio se dall’altra parte c’è la buona fede. In questo caso, la copia è talmente evidente che lo è anche l’assenza di buona fede (non ha nemmeno cambiato i link!). E poi, onestamente, quale crociata di questo piffero è minacciare le vie legali per una inezia del genere? Molto meglio approfittarne per trasformarlo in un caso studio, e lasciare alla bontà di chi mi leggerà eventuali considerazioni, tanto più che nel freezepage c’è il rifermento al profilo blogger del copiatore.

Molto meglio una strategia basata sull’arguzia. Ho provato a lasciare un commento ringraziando e indicando l’articolo originale, ma non ha funzionato. Così, uso questo articolo come caso studio, mi ci faccio una sana risata, arricchisco il mio neonato blog e ho un caso studio in più da raccontare. Come benefit, ho la dimostrazione che gli strumenti che sto testando per il prossimo articolo funzionano.

Morale: “Non ho progetti, cogliere l’opportunità è il mio progetto” e “Non ho principi, l’adattabilità alle cose, ecco il mio principio“. Chi vive di un lavoro come la gestione di contenuti, chi si occupa del content marketing di una o più realtà online, chi scrive quotidianamente contenuti editoriali, deve saper vivere anche di quello che trova per strada. Anche trasformando un apparente problema in un’opportunità.

Con queste premesse, copiatemi pure ogni giorno ;)

Iniziamo!

Insisto dal 1999, ogni volta mi areno immancabilmente dopo qualche mese o settimana. Perché questa volta dovrebbe essere diverso?
Francamente, ancora non lo so. Ma in qualche misura sento che è nuovamente il momento di scrivere anche per me stesso. Chi mi conosce, e presumo che chi in qualche modo atterrerà su queste pagine mi conosca, sa che mi occupo principalmente di due cose: insegnare, un lavoro che mi appassiona da quasi quindici anni, e scrivere.
Quello che faccio oggi si chiama content marketing, ma in realtà è una disciplina vecchia almeno quanto il concetto stesso di pubblicità: aiuto le aziende e le persone a raccontarsi.
Oggi la gestione dei contenuti si applica soprattutto al Web, ma non è sempre stato così, e probabilmente il content marketing non coinvolgerà mai un solo media. Però è una disciplina che mi affascina, e visto che per una volta posso dire davvero e con cognizione di causa che lo faccio da prima che fosse cool, ho deciso di raccontare un po’ delle mie esperienze e di quello che si dice in giro per il mondo.
In altre parole, e a questo punto lo sto scrivendo come promemoria, destinato a rimanere drammaticamente inatteso, se mi conosco almeno un po’, nei prossimi mesi qui si parlerà di:

  • Content marketing (o gestione dei contenuti, per chi preferisce l’italiano)
  • Insegnamento, divulgazione
  • Qualcuna delle mie passioni
  • E naturalmente, non sarebbe un blog se di tanto in tanto non uscisse qualche rant, ma fa parte dei giochi.

A risentirci… presto?